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Controllo degli alimenti

CONSUMI ALIMENTARI DA CONTROLLARE

Zucchero:

il meno possibile … sempre meno peggio i dolcificanti (Stevia e mix)

Tutte le ditte si stanno ormai adeguando a questo concetto proponendoci alimenti che contengono sempre meno zucchero. I biscotti, i corn-flakes e i dolciumi in generale ne contengono, infatti, sempre meno.

E’ consigliabile tuttavia che i dolcificanti siano usati associatamente piuttosto che singolarmente in quanto i dolcificanti misti danno meno problemi

Nella propria dieta, quale essa sia, se si dovesse utilizzare un solo tipo di dolcificante, anche un solo piccolo effetto secondario verrà evidenziato nel tempo. Contrariamente, utilizzando per esempio una miscela di quattro dolcificanti differenti, gli effetti derivanti saranno tutti talmente bassi nelle varie dosi che, ad eventuali effetti indesiderati ci si arriverà più tardi oppure non ci si arriverà per niente. Attualmente, il mercato offre dei mix privi di ciclamato e di aspartame, due dolcificanti che per lungo tempo sono stati molto discussi. Vi sono, tuttavia, dei dolcificanti che si possono definire “tranquilli” come, per esempio, la stevia che è la più naturale, il mannitolo, etc.

Alimenti con indice glicemico alto

  • Dolciumi e bevande dolci
  • Pane bianco (vedi Farinacei)
  • Corn-flakes
  • Miele
  • Patate (vedi Farinacei)
  • Pizza
  • Riso (vedi Farinacei)
  • Banane, ananas, anguria, melone, caki, fichi, datteri, castagne

Pe l’anziano che spesso è in sovrappeso o che comunque è più esposto alle malattie cardio-metaboliche, evitare i carichi glicemici è buona cosa e questo lo si può fare togliendo, dalla sua dieta, i cibi sopra elencati.

N.B. Il miele lo si può dare occasionalmente ad un anziano come farmaco tradizionale.

 

Grassi animali:

niente burro … per mangiare un po’ più di formaggio

Eliminando completamente il burro a favore dell’olio, si può mangiare un po’ più di formaggio. Non è completamente vero che il preferire formaggi acquosi, formaggi molto molli tipo mozzarella light, stracchino a sfavore dei formaggi stagionati a più alto contenuto di grassi si hanno degli indici migliori. Recenti studi hanno dimostrato che, coloro che mangiavano formaggi stagionati dopo uno – due mesi in osservazione presentavano, incredibilmente, degli indici migliori. Questo dimostra che non si dovrebbero mai demonizzare certi alimenti

 

  • Carne, pesce, legumi, uova, formaggi, frutta oleosa (pinoli, arachidi, mandorle, noci)

Riguardo a questi alimenti si precisa quale dovrebbe essere la loro frequenza settimanale in una dieta equilibrata:

  • 1 volta la carne
  • 2 volte il pesce
  • 1 volta le uova
  • 2 volte il formaggio
  • 1 volta i legumi o pasta di legumi (piatto unico)
  • 3 volte la frutta oleosa ( 20- 30 gr )

I legumi sono molto utili sia sul versante del colesterolo sia sul versante degli zuccheri in quanto ritardano e diminuiscono l’assorbimento sia dei grassi sia degli zuccheri.  Inoltre equilibrano le proteine animali.

Le uova è opportuno inserirle solo una volta nella dieta, ma se, per esempio, un anziano non ama mangiare pesce, quest’ultimo alimento lo può sostituire con le uova organizzando quindi una dieta con una sola volta pesce e due volte uova

I formaggi possono essere assunti 3 volte nell’arco della settimana

La frutta oleosa ( almeno 20 g a porzione ) è raccomandata quattro volte alla settimana per ridurre la frequenza dei formaggi . A tal proposito si consiglia di mangiare pinoli, arachidi, mandorle e noci in quanto sono molto ricchi di proteine, di grassi molto buoni e di minerali preziosi . Un anziano che consumi un pasto modesto, integrandolo con frutta oleosa potrebbe prevenire eventuali carenze alimentari. Naturalmente salvo allergie.

 

Farinacei

  • Pane  consigliabile il consumo prevalente di pane tipo tedesco con semi
  • Pasta e riso consigliabili 4 volte la pasta normale + 1 volta la pasta di grano saraceno + 2 volte riso Venere
  • Polenta e patate non più di 1 + 1 alla settimana (vedi Indice glicemico)

 

 

  • Fibre insolubili (crusca, verdura a foglia verde) e solubili (kiwi, pere, prugne, grano saraceno)

QUANTO PIU’ E’ POSSIBILE

Fondamentale inserire in una dieta una buona quantità di fibre solubili e di fibre insolubili. Le fibre possiedono grandi qualità. Un mix di fibre insolubili e fibre solubili tende ad aiutare il metabolismo e aiuta l’intestino.
Si può mangiarne a sazietà e più se ne mangia … meglio è

 

Sale: il meno possibile

in quanto favorisce la ritenzione idrica, responsabile dell’eccessivo ristagno di liquidi nell’organismo, alza la pressione, costituisce fattore di rischio per il tumore gastrico

 

Acqua (liquidi): almeno un litro al giorno

L’anziano beve molto poco perché, verso i settant’anni, si perde il senso della sete e molto difficilmente egli introduce un litro di liquidi al giorno. Ricordargli che è molto importante introdurre giornalmente almeno un litro di liquidi è buona cosa. Per liquidi si intende non solo l’acqua ma anche the, caffè, succhi di frutta fatti in casa, tisane, frullati di verdura e frutta, latte … e così via

 

INTEGRATORI

Attualmente vi è la tendenza, sempre in aumento, ad introdurre nella propria dieta integratori Possono essere utili ma è bene sottolineare  l’importanza di valutarne la provenienza

In particolare si segnala, per comprovata serietà, le seguenti:

  • Aboca
  • Pharmextracta
  • LongLife
  • Sanct Bernhard
  • Solgar
  • EMbio
  • Boiron
  • Nature’s Bounty
  • Arkopharma
  • Inverni della Beffa-Indena
  • Feng-Cha
  • Alghe

 

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Consigli/Suggerimenti@ Dr. Sergio Marzari – Medicina Generale – Specialista in Pediatria   

email:  sergiomarzari33@gmail.com

 

 

 

 

 

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