• anzianiincasa.it@gmail.com

Gli Oli Essenziali

Gli Oli Essenziali

Cosa sono

Gli oli essenziali sono sostanze organiche, particolarmente odorose, elaborate dalle piante. Le cellule che immagazzinano le essenze possono trovarsi in qualsiasi parte della pianta: nel fiore, nelle foglie, nelle gemme, nei semi, nei frutti ed anche nel legno e nelle radici. Generalmente sono liquidi, di consistenza non proprio oleosa, fluidità variabile, spiccato odore della pianta madre, spesso incolori, ma a volte caratteristicamente colorati, solubili in alcool, etere ed in tutti gli oli grassi o stabili. Sono poco solubili in acqua, ma le trasmettono il loro aroma. Oltre che per la diversa composizione chimica, e le diverse caratteristiche fisiche, questi oli si differenziano da quelli stabili, o comunque dai grassi che sono contenuti nei vegetali, perché’ sono volatili, cioè tendono a passare con facilità allo stato gassoso. Versati sulla carta formano una macchia traslucida che scompare con l’evaporazione a differenza della macchia permanente formata dagli oli grassi. Con il passare del tempo, e sotto l’azione della luce e dell’aria, tendono a resinificare, cioè a trasformarsi in prodotti sempre più densi e non più volatili.

 La natura degli oli essenziali

L’olio essenziale non possiede necessariamente le stesse proprietà curative della pianta da cui viene estratto, perché la pianta originaria può contenere un certo numero di composti attivi che vengono persi durante la lavorazione. Tuttavia, molti di essi possiedono proprietà antisettiche ed antibatteriche che, come dimostrato dalle prove di laboratorio, sono in grado di uccidere un batterio per semplice contatto. Gli oli di camomilla, timo e lavanda, ad esempio, sono antisettici più potenti del fenolo (un disinfettante chimico).

Usando gli oli essenziali e le erbe, è possibile usufruire dell’azione benefica dell’intera pianta e non solo di uno o di alcuni dei suoi costituenti. Ad esempio, il mentolo, estratto dalla Menta Piperita, è largamente impiegato nell’industria farmaceutica, assieme ad altre sostanze chimiche, per la produzione di farmaci per il raffreddore, l’influenza e la digestione.La Menta Piperita è in sé un efficace carminativo, capace di favorire la digestione e di esercitare un’azione antisettica in caso di congestione causata da un eccesso di catarro. Sfruttando l’intera pianta, sotto forma di infuso o di olio essenziale, si va ad agire anche sulla causa del disturbo. Sembra molto più utile, dunque, optare per un rimedio completamente naturale piuttosto che per un prodotto sintetico, indicato solo per alleviare i sintomi.

Piesse, un profumiere francese del XIX secolo, elaborò un sistema di catalogazione degli aromi in base ad una scala di note (alta, media, bassa). Gli oli ad evaporazione più rapida, nel senso che la loro persistenza si limita a pochi minuti, furono classificati come “note alte”. Gli oli a note alte sono sono tendenzialmente stimolanti ed energetici. Gli oli con “nota media” sono caratterizzati da una persistenza di diverse ore, svolgono un’azione regolatrice ed armonizzante e determinano le caratteristiche predominanti di una miscela. Gli oli dall’aroma più duraturo, infine, sono classificati come “note basse”. Oltre a possedere proprietà sedative e rilassanti, sono le più facilmente riconoscibili.

Anche in presenza degli stessi costituenti principali, le proprietà degli oli essenziali possono differire per vari motivi. L’olio essenziale estratto da due piante della stessa specie cresciute in diverse regioni del mondo conterrà gli stessi componenti in percentuali diverse. Anche le piante coltivate nella stessa zona possono cambiare a seconda della stagione. L’influenza delle variazioni stagionali sulla pianta può anche incidere sull’aroma dell’olio essenziale, pur non alterandone la qualità. Al contrario, la purezza può essere messa in discussione proprio se la fragranza risulta immutata nel corso degli anni. Produrre profumi sintetici sempre uguali è facile, ma è solo la natura che crea variazioni!

I metodi di estrazione degli oli essenziali

Due sono le tecniche di estrazione consentite per poter estrarre gli oli essenziali a scopo terapeutico: la distillazione in corrente di vapor d’acqua e la spremitura o pressatura.

  • La distillazione è il metodo principale per ottenere un prodotto di qualità dalla maggior parte delle erbe officinali. La materia vegetale da distillare concede al vapore le sue sostanze volatili, che dopo refrigerazione, si separano nuovamente e si raccolgono in tante preziose goccioline
  • Il metodo della pressatura, invece, si usa per ottenere gli oli essenziali che sono contenuti nella buccia e per questo si utilizza quasi esclusivamente con gli agrumi

La qualita’ degli oli essenziali viene misurata mediante dei test organolettici e chimico-fisici che ne assicurano la rispondenza a determinati parametri prefissati.

N.B. Gli oli essenziali si conservano lontano dal calore, dalla luce, dall’aria e dall’umidità, che possono comprometterne la qualità. Quindi si abbia cura di conservarli in un ambiente fresco ed asciutto e in recipienti che abbiano vetro scuro e che siano ermeticamente chiusi.

 

Ti può interessare:

Come si utilizzano

L’haloterapia

 

 Informazioni fornite da
 Istituto Ecologico Edelweiss

 

 

Total Page Visits: 3109 - Today Page Visits: 1