Il pericolo nascosto nel verde degli ambienti domestici
Le schede proposte desiderano fornire informazioni semplici e di facile utilizzo, alla portata di tutti.
Inizialmente, viene indicata brevemente quella parte di sistematica della pianta ritenuta utile ad una sua migliore individuazione (denominazione latina, o famiglia e altri nomi con cui la pianta stessa può essere conosciuta).
Sono, successivamente, tratteggiati l’aspetto della pianta spontanea ed il sua habitat naturale.
Dei componenti vegetali, è stata segnalata la sostanza (o le sostanze) ritenuta maggiormente responsabile dei fenomeni avversi sull’uomo nonché la parte della pianta cui sono imputabili gli stessi, l’azione sull’organo o apparato; a volte ne è stato marcato più di uno, nell’intento di sottolineare oltre all’azione più spiccata anche altri effetti gravi e pericolosi.
E’ stata predisposta, quindi, una sintetica rassegna dei sintomi legati al contatto, all’ingestione o all’inalazione, stante le vie di penetrazione del tossico.
inoltre, con la voce “dose” si è voluta mettere in evidenza la necessità di conoscere la quantità di pianta responsabile della lesione/intossicazione, dato indispensabile anche ai fini terapeutici, ma che solo in sporadici casi è stato possibile individuare.
Concludono la scheda alcune nozioni curiose, di carattere vario nonché dei brevi cenni circa le virtù curative della pianta legate alla medicina empirica – “casalinga” e, non già, volutamente in considerazione dello scopo della pubblicazione di tipo divulgativo, alla farmacopea ufficiale.
Anemone
Agave
Agrifoglio
Ciclamino
Dieffenbachia
Edera
Elleboro
Filodendro
Ginestra
Lauroceraso
Mughetto
Narciso
Oleandro
Peonia
Primula
Ranuncolo
Ricino
Rododendro
Stella di Natale
Thuja
Tulipano
Poco ancora si conosce sull’argomento che andrebbe ulteriormente sviscerato e completato, in particolare per quanto attiene alle dosi responsabili dei fenomeni tossico/lesivi.
Tuttavia, muovendo dai rilievi di lesioni/intossicazioni da piante ornamentali, utilizzando l’esperienza dei CAV, con l’ausilio degli studi effettuati in proposito da chi è in grado di classificare rigorosamente i vegetali e i loro veleni, avvalendosi delle ricerche di coloro che con rigore scientifico tali veleni utilizzano a fini curativi nonché dell’ apporto collaborativo di altri Organismi interessati in proposito (servendosi anche dei dati di diffusione e vendita di piante e fiori), andrebbero sistematicamente raccolti gli elementi necessarie a rendere specifiche e omogenee le indicazioni da rilevare sul fenomeno.
Sarebbe utile, al riguardo, la costituzione di un apposito gruppo di lavoro, coordinato dall’ISPESL, istituzionalmente preposto alla prevenzione e sicurezza anche negli ambienti di vita, con l’intento di predisporre una guida per una migliore conoscenza sui pericoli di natura tossica o allergica legati alle specie vegetali ornamentali nonché di fornire indicazioni (sotto forma di avvertenze da allegare alla pianta all’atto dell’ acquisto o di vere e proprie campagne informative attraverso i mass media) alla popolazione, ancora non sufficientemente edotta sul pericolo nascosto nel verde degli ambienti domestici
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anzianiincasa*22 dicembre 2019