L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ogni anno promuove, per il 5 maggio, la Giornata Mondiale per il lavaggio delle mani per ricordare l’importanza di questo gesto semplice, ma essenziale per la prevenzione delle infezioni trasmissibili, soprattutto negli ambienti ospedalieri e di cura.
L’igiene delle mani rappresenta la più semplice ed efficace procedura per la prevenzione delle Infezioni Correlate all’ Assistenza (ICA) e per il controllo dell’ Antibiotico-Resistenza (AMR).
Alcuni dati
Ecco alcuni importanti dati sul tema delle infezioni correlate all’assistenza e dell’antibiotico-resistenza:
Prevalenza di infezioni correlate all’assistenza nei pazienti ricoverati negli ospedali per acuti: 8% pari a circa 500.000 ogni anno
Uso di antibiotici: 45% dei pazienti ricoverati è in trattamento antibiotico
Consumo di soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani: media 15 ml per paziente al giorno, mediana 9 ml per paziente al giorno, al di sotto del minimo raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità (20 ml per paziente al giorno)
Infezioni da germi multiresistenti in Europa: 670.000 l’anno; in Italia: 200.000 l’anno
I quattro batteri maggiormente responsabili sono:
E. coli resistente a cefalosporine di terza generazione
K. pneumoniae resistente a cefalosporine di terza generazione
S. aureus resistente alla meticillina (MRSA)
P. aeruginosa resistente ai carbapenemi
L’Italia è il Paese con il più alto numero di giorni extra di ricovero a causa di infezioni da germi resistenti agli antibiotici, pari a 2.300 giornate di degenza in più per 100.000 persone: 60% pazienti over 50, 33% pazienti di età inferiore ai 9 anni (90% bambini con meno di 12 mesi). A questo si associa la più alta spesa per il Servizio sanitario nazionale con 662.000 dollari per 100.000 persone per anno, a parità di potere d’acquisto (corrispondente, in termini assoluti, a una spesa di 342 milioni di dollari l’anno)
Morti per infezioni da germi resistenti agli antibiotici: oltre 10.000 l’anno in Italia su un totale di 30.000 l’anno in Europa
Nelle strutture sanitarie di lungodegenza la prevalenza di infezioni correlate all’assistenza è del 4%
Gli interventi di controllo e prevenzione delle ICA possono permettere di ridurre queste infezioni del 30% e in alcuni casi di oltre il 50%
In particolare, interventi per aumentare l’adesione all’igiene delle mani, con un costo di 0,9-2,5 dollari pro-capite l’anno, permetterebbero di diminuire del 48% le infezioni da batteri meticillino-resistentie di evitare in Italia, ogni anno, 10 decessi AMR-correlati ogni 100.000 persone e 1.000 giorni di ospedalizzazione ogni 100.000 persone.
Attraverso il consumo di gel idroalcolico (litri di gel per l’igiene delle mani che ogni 1.000 giornate di degenza vengono utilizzati dal personale sanitario, pazienti e cargiver
Identificare le aree di criticità e attivare interventi utili ad aumentare la percezione sulle conseguenze della non corretta igiene delle mani
Documentare il miglioramento dell’adesione e rinforzare i comportamenti positivi
Uno degli indicatori del PNCAR è l’ “Attivazione di un sistema di monitoraggio del consumo di prodotti idroalcolici in tutte le regioni entro il 2020”
L’Italia è ancora lontana dallo standard OMS di 20 L/1000 gg paziente
Pochi operatori portano con sé i dispenser
Le aziende sanitarie non investono ancora a sufficienza in risorse strutturali (dotazione di dispenser al letto del paziente) e in formazione/incentivazione
Operatori sanitari che portano con sé i dispenser di soluzione alcolica (risultati del PPS 2016)
In 6 ospedali il dato è sconosciuto
In 16 ospedali nessun operatore porta con sé il dispenser di gel idroalcolico
A livello di reparto: la media di operatori che portano con sé il dispenser è del 23,1%Inoltre la media di letti del reparto dotati di dispenser di soluzione alcolica è del 29,7%
Consumo di litri di soluzione idroalcolica per 1000 gg/paziente
Confronto dati italiani 2011 vs 2016
2011 Tutti gli ospedali : 7,2
2016 Tutti gli ospedali 2016 : 9,2
Miglioramento del dato a livello nazionale, ma ancora lontano dal dato europeo
L’igiene delle mani: strumento per la prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza e dell’antimicrobico-resistenza
Obiettivi generali
Promuovere l’adozione in tutte le regioni di misure di dimostrata efficacia per la prevenzione delle ICA e dimostrare la riduzione della incidenza di queste infezioni nel tempo
Obiettivi a breve termine (2017-2018)
Armonizzare a livello nazionale le strategie per la prevenzione e il controllo delle ICA, integrandole con quelle per l’uso appropriato di antibiotici
Rendere specifici e sostenibili i programmi nei diversi ambiti assistenziali
Migliorare le conoscenze e il livello di consapevolezza delle figure addette al controllo delle infezioni, dei referenti di reparto e degli operatori sanitari sulla prevenzione e controllodelle ICA
Obiettivi a lungo termine (2017-2020)
Migliorare e adeguare costantemente alle evidenze scientifiche disponibili il livello di efficacia delle misure di prevenzione e controllo ICA
Armonizzare a livello nazionale le strategie di intervento su temi prioritari, (igiene delle mani, prevenzione delle CPE ecc.)