L’invecchiamento della popolazione solleva nuove sfide per l’intera società e una nuova visione della società e dei rapporti tra cittadini: l’invecchiamento della popolazione non solo come bisogno socio-assistenziale ma come risorsa; la società civile ha sempre più necessità di accogliere e valorizzare gli anziani come risorsa dal punto di vista sociale ed economico.
In tal senso Passi d’Argento promuove uno sguardo nuovo al fenomeno dell’invecchiamento, a partire proprio dalla definizione di invecchiamento attivo voluta dall’Oms.
Il concetto di “ultra64enne-risorsa”, che l’Oms definisce già nel 1996, parte da una visione positiva della persona, in continuo sviluppo e in grado di contribuire, in ogni fase della vita, alla propria crescita individuale e collettiva. L’anziano ”risorsa“, dunque, viene identificato come colui che partecipa ad attività per migliorare la salute fisica e mentale e accrescere la qualità delle relazioni interpersonali, contribuendo a ridurre il livello di dipendenza dagli altri e a migliorare la qualità della propria vita.
Per la prima volta, PdA “misura” il contributo che le persone con 65 anni e più offrono alla società, fornendo sostegno all’interno del proprio contesto familiare e della comunità. In PdA è stato valutato il supporto fornito dalla persona ultra 64enne, in termini di accudimento e aiuto a congiunti (figli, fratelli/sorelle, genitori, nipoti o amici) attraverso due domande, una riferita alle persone conviventi e una alle persone non conviventi; mentre per studiare il supporto fornito alla collettività è stato chiesto agli anziani se nei 12 mesi precedenti avessero svolto attività di volontariato, ossia attività prestate gratuitamente a favore di anziani, bambini, persone con disabilità o presso ospedali, parrocchie, scuole o altro.
I risultati dell’indagine PdA 2012 mostrano che il 30% degli ultra64enni intervistati rappresenta ancora una risorsa per la propria famiglia, gli amici, le conoscenze e l’intera collettività. Essere risorsa è una possibilità che si riduce significativamente con l’avanzare dell’età: caratterizza il 39% dei 65-74enni, scende al 25% fra i 75-84enni e al 12% fra i grandi anziani, ultra85enni; è maggiore tra gli uomini (33% vs 26% nelle donne), fra le persone socio-economicamente più avvantaggiate, per livello di istruzione (36% fra chi ha un alto livello di istruzione vs 26% fra chi ha una bassa istruzione) o per difficoltà economiche (39% fra chi riferisce di non avere difficoltà economiche vs 33% di chi ne riferisce qualcuna e 31% di chi ne riferisce molte).
L’essere risorsa per la famiglia o la comunità è una caratteristica meno diffusa negli anziani residenti nelle regioni meridionali a eccezione del Molise (31,6%) che invece insieme alla P.A. di Trento (37%), Liguria (32,9%) e l’Emilia-Romagna (30,7%) detengono il primato della maggior quota di anziani “risorsa”.
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anzianiincasa*11 agosto 2018