Nome della pianta: OLEANDRO (Nerium Oleander)
Famiglia: Apocinace
Aspetto: arbusto sempreverde, che può raggiungere i 5 m di altezza, con foglie lanceolate e fiori che variano dal bianco al giallo e dal rosa al rosso
Habitat: luoghi umidi, lungo le riviere marittime
Sostanza: glicosidi cardioattivi (oleandrina o folinerina)
Parte nociva: foglie (0,05% di glicoside)
Azione/Apparato cardiovascolare – Apparato digerente – Cute/mucose
Sintomi per contatto:
Sintomi per ingestione:
Vie di introduzione: Cutanea – Digerente
Proprietà farmacologiche: diminuzione della frequenza cardiaca, aumento della forza sistolica e della diuresi. Ha proprietà di accumulo.
Nota: possono rivelarsi tossici alimenti grigliati su fuoco di legno di oleandro.
Sono stati segnalati casi di morte per arresto cardiaco in animali che si erano alimentati
con la pianta, e casi di avvelenamento con miele prodotto con il nettare dei fiori
Alla famiglia delle Apocinacee appartiene anche l’Oleandro giallo (Thevetia neriifolia), arbusto originario delle zone subtropicali, le cui foglie ricordano quelle dell’ oleandro, contenente glicosidi cardioattivi, dai frutti con semi velenosi la cui polpa applicata dagli indigeni sui denti cariati ne provoca la caduta, pur se con infiammazioni locali.
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Informazioni estrapolate dalle schede illustrative: Le piante ornamentali /Pericolo misconosciuto per la salute ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEL LAVORO Dipartimento di MEDICINA DEL LAVORO
Anzianiincasa*Pericolo nascosto nel verde