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Ricino

Nome della pianta: RICINO (Ricinus Comunis)
Famiglia: Euforbiacee
Altri nomi:
Palma Christi
Aspetto: pianta cespugliosa alta tino a 4 m, dalle foglie palmate dal lungo picciolo disposte a spirale, fiori a grappolo apicali, il frutto è una capsula ovoidale o globosa contenete tre semi di colore giallastro o rossastro, che ricordano il fagiolo
Habitat: originaria di paesi caldi dell’ Asia e dell’ Africa, diffusasi nelle regioni tropicali

Sostanza tossica: albumina tossica (ricina), alcaloide(ricinina)

Parte nociva: semi


Azione:
Apparato cardiovascolare  
Apparato digerente   

Sintomi/per ingestione: (compaiono dopo circa 10 ore dall’ingestione)

  • dolori addominali
  • nausea
  • vomito
  • diarrea sanguinolenta
  • cianosi
  • shock
  • insufficienza respiratoria
Dose: 10 semi letali per l'adulto

 

Per uccidere un bambino 
che facilmente li scambia per fagioli barlotti
sono sufficienti 2-3 semi.


Via di introduzione/Digerente  

Proprietà farmacologiche: azione purgativa dell’ olio di ricino e, per uso esterno, trova impiego nella cosmesi dei capelli

Nota: l’olio di ricino (ricavato dai semi, per pressione a freddo, contenti il 52% di un olio formato soprattutto da ricinoleina che agisce sulla mucosa intestinale liberando acido ricinoleico) era anche utilizzato per illuminazione. Oggi serve come lubrificante di motori e in cosmetologia

 

Il nome della pianta viene dal latino ricinus = zecca, con allusione all’aspetto dei semi

 

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Informazioni estrapolate dalle schede illustrative: Le piante ornamentali /Pericolo misconosciuto per la salute
ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEL LAVORO
Dipartimento di MEDICINA DEL LAVORO

Anzianiincasa*Pericolo nascosto nel verde

 

 

 

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